Ebbene sì, il 22 gennaio, sono stata a Milano al Teatro dal Verme ad assistere ad una delle due date Italiane dei Wardruna . Che dire davvero spettacolare. Di certo è stato oltre le aspettative, un pieno di misticismo e magia.
Facciamo un passo indietro e ricordiamo, per chi non li conosce, chi e cosa sono i Wardruna. Nascono come un progetto musicale folk norvegese avviato nel 2003 da Einar “Kvitrafn” Selvik (ex batterista dei Gorgoroth dal 2000 al 2004 e attuale voce dei Wardruna) insieme a Kristian Espedal (Gaahl – ex voce dei Gorgoroth dal 1998 al 2007) e Lindy Fay Hella (voce femminile dei Wardruna).
La loro musica si basa sulla spiritualità dei paesi nordici e sulle rune antiche. Hanno pubblicato una trilogia dal 2009 al 2016: Gap Var Ginnunga, Yggdrasil e Ragnarok. Come già detto in un precedente e più breve articolo, molte loro tracce sono state utilizzate sia nella serie TV Vikings che nel il gioco Assassins’ Creed Valhallah. Il 23 novembre 2018 la band ha pubblicato il quarto album, Skald. A breve, dal 15 marzo sarà disponibile in edizione limitata la trilogia Wardruna – Runaljod Trilogy Vinyl Deluxe Boxset.
Tornando al concerto ci sono alcune cose che mi hanno veramente impressionata: la potenza unificatrice ed aggregante della musica prima di tutto, la passione con cui questi artisti hanno cantato e suonato i loro inni, con un calore talmente forte da farti sentire parte del tutto. La semplicità degli strumenti ma allo stesso tempo la potenza mistica che possiedono. È stato straordinario, quasi un’epifania.
È stato come essere trasportati in un universo parallelo. Mentre si ascolta la loro musica dal vivo la mente vaga lontana. Sembra di correre sui fiordi a pelo d’acqua, di vedere le luci del nord, le famose aurore boreali e non riesci a fare a meno di chiederti cosa pensassero i vichinghi quando le guardavano senza le nostre conoscenze.
Ascoltarli è stato intenso, la sensazione che lasciano addosso è quella di un ritorno ai tempi che furono, un mondo che è stato e che arriva a noi attraverso miti e leggende.
A questo evento ho conosciuto il vero significato della mia canzone in assoluto preferita Helvegen: un inno che accompagna nell’aldilà coloro che non ci sono più. Ho imparato come si pronuncia correttamente il nome di Ragnarr Loðbrók e che, a detta dello stesso Einar, da grande e valoroso Northman, ha scritto un poema in punto di morte, mentre i serpenti diffondevano i loro veleni nelle sue carni 😊.
Chiudo con le parole di Einar pronunciate in quell’occasione riguardo la tradizione: Ogni popolo ha le sue tradizioni e non c’è una tradizione che sia superiore alle altre, ma sono ugualmente importanti ed affascinati perché rappresentano l’essenza di ciò che siamo.
Una gallery con qualche foto della serata.
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